Continua la negoziazione sul trattato vincolante contro l’inquinamento da plastiche promosso da UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. In vista della prossima riunione, programmata in Corea del Sud a fine novembre, l’amministrazione Biden sembra aver deciso di avallare la possibilità di introdurre limiti alla produzione di plastiche vergini a livello globale.
La notizia è stata criticata da Plastics, l’associazione che rappresenta la filiera americana delle materie plastiche.
“La posizione della Casa Bianca a sostegno dei limiti di produzione della plastica – ha dichiarato in un comunicato Matt Seaholm, Presidente e CEO di Plastics- non è solo impraticabile ma direttamente dannosa per tutti i produttori statunitensi e non ci avvicinerà al raggiungimento dei nostri obiettivi ambientali condivisi.
La plastica offre sicurezza, protezione ed efficienza senza pari e può essere riutilizzata e riciclata, riducendo il nostro fabbisogno complessivo di risorse. Uno studio indipendente conferma che la plastica genera un contributo totale di gas serra inferiore rispetto ai materiali alternativi. Tuttavia, la decisione della Casa Bianca ignora questi fatti a favore della disinformazione diffusa dagli attivisti anti-plastica.
Siamo impegnati a evitare che i rifiuti plastici vengano dispersi nell’ambiente e crediamo che dobbiamo lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, il drastico cambiamento di posizione della Casa Bianca riuscirà solo a farci allontanare da esso.”